Quello tra Psiche e Amore è uno di quei racconti eterni che per generazioni ... VEDI I VIDEO "Eros ha scosso la mia mente" , Saffo secondo Giovanni Pacini , … Charles Gounod , … Luigi Dallapiccola , … Goffredo Petrassi , … e Roberto Vecchioni , "Simile a un dio ... Ambiguità di Eros = ambiguità delle passioni = ambiguità della retorica = ambiguità della scrittura Una condanna radicale della scrittura sarebbe assurda in quanto la stessa critica è esposta per iscritto. La scrittura non è il farmakon della memoria, ma del riportare alla mente, del ricordare. Igor Sibaldi mette in luce la più profonda di tali paure: quella dell'Eros, parola ancora più pericolosa di amore - che un tempo era il nome di un Dio, e indicava non soltanto un'inesauribile energia sensuale ma anche e soprattutto la straordinaria vastità della mente, il suo fiducioso impulso alla libertà e alla conoscenza, che da adulti siamo abituati a reprimere e a falsare. L'Eros, aulica energia del pensiero creativo, permea la mente di immagini e visualizzazioni che inducono il corpo a vibrare; impercettibili aculei invisibili pungolano i sensi incantati dell'individuo che si apre al respiro dell'Infinito, e come in una danza mistica, il proprio vibrato personale si allinea al Vibrato del Cosmo. Per amare bisogna lasciarsi andare, ma la nostra mente ha paura, non vuole cedere, come Psiche che ha paura di Eros.
Tutte le resistenze all'amore nascono dalla nostra mente. Aprirsi all'amore è come un morire, un annegarsi nell'altro.